Droga, recupero crediti, ferocia, arsenali da guerra. Così la malavita albanese si è mangiata Roma
Qualcuno, alla fine, Roma se l'è presa. O, almeno, ci è andato molto vicino. Albanesi di seconda generazione. Cresciuti all'ombra delle storiche famiglie criminali che si sono divise la capitale, parlano il dialetto tronco della città, anche se ne storpiano la cadenza con un accento slavo. Sono feroci, armati fino ai denti. Perché non hanno mai smesso di avere fame.
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