Un'acqua di altissima qualità riscoperta tra le rocce delle Dolomiti. Il marchio Cedea vuole conquistare nuovi mercati mondiali - il Dolomiti

2022-10-09 15:38:44 By : Mr. Runner Wei

Due le bottiglie dalla linea iconica, realizzate dai designers Nick Pitscheider e Sharon Hassan e prodotte con vetro di qualità: Cedea Enrosadira e Cedea pH 8.1. L'azienda Cedea raccontata su "Trentino Industriale", la rivista di Confindustria Trento

TRENTO. Un'acqua oligominerale di altissima qualità tra le rocce delle Dolomiti, Cedea il nuovo marchio trentino, dopo la riscoperta di questa fonte dai coniugi Lizio e Monica Rizzi nei primi anni Duemila.

La sorgente sgorga a 1.500 metri ad Alba di Canazei. Nel 2018 il via libera all’imbottigliamento e l’inaugurazione dello stabilimento produttivo: una struttura a impatto zero.

“Non volevamo in alcun modo alterare il territorio – spiega Monica Menozzi, titolare insieme al marito di Cedea – perciò abbiamo deciso di recuperare, ristrutturandolo, un vecchio stabile che sorgeva nei pressi della fonte. Il piano interrato è stato adibito allo stoccaggio e al magazzino, il piano terra agli uffici e il primo piano ad abitazione privata”.

Un prodotto vincitore di importanti premi e riconoscimenti tra cui i Global Bottled Water Awards del 2020. Sud Est Asiatico e gli Emirati Arabi i maggiori mercati di riferimento fra i quali si potevano annoverare fino a non molto tempo fa anche Russia e Ucraina. Tra i nuovi progetti? "La conquista di Usa e America Latina".

L'azienda della val di Fassa protagonista su "Trentino Industriale", la rivista di Confindustria Trento.

Tra le rocce delle Dolomiti è stata riscoperta un’acqua oligominerale di altissima qualità. Il suo nome è Cedea e sta conquistando i mercati mondiali

Nell'inconfondibile paesaggio delle Dolomiti, alle pendici di imponenti cime incastonate nell’azzurro del cielo, tra verdi pascoli e boschi lussureggianti, scorrono indisturbati numerosi torrenti e rivoli d’acqua. Spesso originati da sorgenti sconosciute, note solo agli antichi pastori che vi portavano gli animali ad abbeverarsi, la maggior parte di queste fontanelle e corsi d’acqua non compaiono sulle mappe idrografiche.

Tra queste la sorgente di Cedea, nuovo marchio di acqua oligominerale di altissima qualità, riscoperta dai coniugi Lizio e Monica Rizzi nei primi anni Duemila che, consapevoli del possibile potenziale di questa risorsa, decisero di farla analizzare. “Nel 2007 – racconta Monica Menozzi titolare insieme al marito di Cedea – abbiamo iniziato un lungo percorso di analisi e controlli della fonte. Dovevamo capire se ci trovavamo di fronte a un’acqua di superficie o di profondità. Dopo cinque anni di studi il rapporto idrogeologico ha certificato che si tratta di un’acqua di falda, caratterizzata da stabilità chimico-fisica, che affiora in superficie alla temperatura costante di 6,9°. L’acqua, precisa il rapporto, rimane in grotta per dieci anni, periodo durante il quale si depura arricchendosi di minerali quali carbonato di calcio, magnesio, sodio e potassio”.

Finalmente nel 2018 il via libera all’imbottigliamento e l’inaugurazione dello stabilimento produttivo: una struttura a impatto zero. “Non volevamo in alcun modo alterare il territorio – spiega Monica – perciò abbiamo deciso di recuperare, ristrutturandolo, un vecchio stabile che sorgeva nei pressi della fonte. Il piano interrato è stato adibito allo stoccaggio e al magazzino, il piano terra agli uffici e il primo piano ad abitazione privata”.

Ad Alba di Canazei, dalla sorgente da cui sgorga a 1500 metri di altitudine con una portata di 1,5l/s l’acqua, mediante una conduttura in acciaio di poco più di 100 metri, viene fatta defluire nello stabilimento dove viene imbottigliata senza alcun tipo di intervento.

“L’acqua si presenta all’origine batteriologicamente pura – osserva. Nostro compito è far si che rimanga così com’è. Nessun tipo di intervento sul prodotto, solo la regolare sanificazione di condutture e impianti per impedirne la contaminazione. A queste misure si aggiungono quattro controlli all’anno alla fonte, un controllo al mese da parte della Provincia autonoma di Trento e un resoconto annuale da inviare al Ministero della Salute che con uno specifico decreto ha riconosciuto l’acqua minerale come un alimento a tutti gli effetti". 

"In Italia – prosegue – abbiamo più di 350 etichette di acque minerali, per questo motivo non siamo abituati a pensare all’acqua come a un prodotto. In altri Paesi, dove viene totalmente o prevalentemente filtrata o potabilizzata, l’acqua assume un valore completamente diverso".

Un’eccellenza del territorio, con un residuo pari a 130 mg/l e un ph alcalino pari a 8.1, da valorizzare e promuovere anche attraverso un design elegante. Due le bottiglie dalla linea iconica, realizzate dai designers Nick Pitscheider e Sharon Hassan e prodotte con vetro di primissima qualità: Cedea Enrosadira e Cedea pH 8.1.

Anche qui, come nel nome Cedea, acronimo di “c’è la dea dell’acqua”, il riferimento nella forma e nel colore alle leggende delle Dolomiti. Il fondo a forma di rosa, proposta anche nel logo dell’azienda, in ricordo del giardino di rose di Re Laurino, sovrano di un’antica popolazione di nani, e il colore rosso che evoca il fenomeno dell’Enrosadira, per effetto del quale le cime delle Dolomiti, all’alba e al tramonto, si tingono di rosa, quando secondo la leggenda il giardino di rose rosse di Re Laurino diventa visibile.

Un’aurea magica che accompagna in tutto il mondo un prodotto vincitore di importanti premi e riconoscimenti tra cui i Global Bottled Water Awards del 2020. Sud Est Asiatico ed Emirati Arabi i maggiori mercati di riferimento fra i quali si potevano annoverare fino a non molto tempo fa anche Russia e Ucraina. Tra i nuovi progetti? La conquista di Usa e America Latina.