Dove si possono sparare i fuochi d’artificio?

2022-10-14 02:58:19 By : Ms. Serena zhu

Le norme per accendere articoli pirotecnici ed i consigli di Vigili del fuoco e forze dell’ordine per evitare che la festa si trasformi in tragedia.

Non solo Capodanno: un matrimonio, una festa di laurea, un compleanno «a cifra tonda», una festa paesana. Le occasioni per fare uno spettacolo pirotecnico casalingo non mancano, quando si ha voglia di chiudere un evento con mille luci colorate in cielo in mezzo ad un rumore assordante. Per fare queste cose, però, bisogna esserne capaci. E anche sapere dove si possono sparare i fuochi d’artificio per evitare che la festa si trasformi in qualcosa di molto spiacevole, per non dire in tragedia: un incendio, una scottatura, delle ferite gravi, un decesso.

Esagerato? A guardare le statistiche non sembrerebbe. La notte di Capodanno 2021, ad esempio, il morto ci è scappato ad Asti (un ragazzino di 13 anni). I feriti sono stati 79, con 23 di loro ricoverati (tra l’altro nel bel mezzo della pandemia, con le strutture sanitarie che – è il caso di dirlo – scoppiavano). Eppure, ogni anno, vengono fatte le stesse raccomandazioni. La più importante di tutte: chi non è capace di utilizzare queste potenziali armi, meglio che le lasci a chi se ne intende e sa come e dove si possono sparare i fuochi d’artificio. Ecco tutto ciò che bisogna sapere, con i consigli di Vigili del Fuoco e Carabinieri.

Troppo riduttivo dire che i fuochi d’artificio sono quella specie di petardi che, quando si accende la miccia, volano in cielo e si scompongono in tante forme e colori facendo rumore. Detta così sembra talmente semplice da indurre chiunque ad avvicinare un accendino alla miccia per concludere una festa «col botto».

Troppo riduttivo anche fare di ogni erba un fascio e non distinguere tra i vari prodotti pirotecnici. Ci sono, infatti, i fuochi d’artificio che tutti sono abituati a vedere (e a sentire, compresi i poveri cani che diventano matti dallo spavento e dall’agitazione ogni notte di Capodanno). Ma ci sono anche gli articoli pirotecnici teatrali ed altri ancora più sofisticati. Senza dimenticare che esistono anche diversi tipi di fuochi e di articoli pirotecnici.

Ecco la classificazione ufficiale proposta dai Carabinieri. Quattro le categorie di fuochi d’artificio, in base alla loro pericolosità e al luogo in cui possono essere sparati:

Due, invece, le categorie dei cosiddetti articoli pirotecnici teatrali:

Infine, ci sono altre due categorie di articoli pirotecnici diversi dai fuochi d’artificio e da quelli teatrali, divisi a seconda della loro pericolosità, cioè:

I fuochi d’artificio non sono a disposizione di chiunque e, soprattutto, non tutti sono acquistabili in negozio. Come spiega l’Arma dei Carabinieri, è possibile comprare solo quelli che riportano sulla confezione:

Inoltre, i fuochi più innocui possono essere venduti in tutti gli esercizi che sono in possesso di licenza per la vendita di giocattoli (tabaccherie, supermercati, cartolerie, ecc.) e possono essere acquistati solo da chi ha almeno 14 anni.

Quelli, invece, classificati come «artifici e prodotti affini negli effetti esplodenti» possono essere venduti solamente in negozi autorizzati, muniti di licenza prefettizia, e possono essere acquistati da persone maggiori di anni 18 e munite di porto d’armi. Per accenderli è necessaria la denuncia alle forze dell’ordine e, comunque, dietro autorizzazione o licenza.

I fuochi professionali (categoria 4) possono essere fabbricati, utilizzati e venduti da ditte pirotecniche munite di licenze e patentino per il mestiere di fochino. In ogni caso, l’accensione di tali fuochi deve essere autorizzata dall’autorità di pubblica sicurezza.

Ci sono, poi, sul mercato alcuni fuochi estremamente pericolosi la cui vendita è rigorosamente vietata. È reato, ad esempio, vendere e acquistare prodotti come «il pallone di Maradona» o la «bomba Osama Bin Laden», così come le cosiddette «cipolle», considerate dei veri e propri ordigni. La legge punisce, quindi, sia il venditore sia l’acquirente.

A parte i fuochi d’artificio di categoria 1 (o F1), che sono i più innocui e possono essere scoppiati anche all’interno di un edificio adibito ad abitazione, tutti gli altri prodotti devono essere utilizzati con la massima cautela in luoghi in cui non rappresentino un rischio per le cose e per le persone. E magari tenendo a portata di mano un estintore, non si sa mai.

In particolare, come ricordano le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco, vanno accesi «all’aperto, lontano da case, automobili e dalla scatola degli altri fuochi per limitare il rischio di incendio e incidenti. Occorre fare attenzione che non ci siano delle persone nella direzione in cui vengono lanciati». Pertanto – si legge sulle raccomandazioni dei pompieri, di Carabinieri e di Polizia – «non vanno lanciati verso zone buie né da balconi né da finestre».

Altra considerazione importante: i fuochi non vanno mai fatti scoppiare in un qualsiasi tipo di contenitore, men che meno se in ferro, perché l’esplosione può generare la dispersione di schegge che si trasformerebbero in tanti piccoli e pericolosi «proiettili».

Non vanno mai bagnati con acqua: alcuni fuochi, anche legali, contengono alluminio. Questo metallo, a contatto con l’acqua, potrebbe andare in autocombustione provocando uno scoppio inatteso.

Oltre a quanto già elencato, Vigili del fuoco e forze dell’ordine tengono a raccomandare i seguenti comportamenti per evitare il rischio di incendio o di ferimento delle persone quando vengono accesi i fuochi d’artificio:

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