Giovedì 13 ottobre 2022 il primo Edi Global Forum For Education and Integration al Museo e Real Bosco di Capodimonte - Museo e Real Bosco di Capodimonte

2022-10-11 23:26:07 By : Ms. Doris Cai

Giovedì 13 ottobre 2022 il Museo e Real Bosco di Capodimonte ospita una sessione del primo Edi Global Forum For Education and Integration, che si tiene a Napoli dal 12 al 14 ottobre 2022, prima edizione della piattaforma internazionale voluta dalla Fondazione Morra Greco di Napoli, con il contributo della Regione Campania.

Per la prima volta in assoluto 150 musei e istituzioni culturali di tutto il mondo si incontrano a Napoli per quattro giorni di confronto e dialogo sui temi dell’accessibilità, del benessere, della diversità, della sostenibilità e dell’inclusione attraverso i linguaggi della cultura e dell’arte.

Una nutrita selezione di istituzioni culturali provenienti da tutte e cinque i continenti è infatti protagonista di questa esperienza, il cui obiettivo è quello di creare uno spazio di condivisione che coinvolga associazioni, scuole d’arte e servizi educativi di musei ed istituzioni culturali in un momento di riflessione collettiva sui temi dell’innovazione didattica e dell’arte, esplorati attraverso un ricco programma di keynote lectures, workshop partecipativi, gruppi di lavoro ed eventi sociali.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte è partner dell’Edi Global Forum, come altre importanti istituzioni museali del territorio napoletano, tra cui il Palazzo Reale di Napoli, il Mann, il Museo MADRE e le Gallerie d’Italia Napoli, in prima linea per promuovere il ruolo sociale del museo come strumento di benessere e partecipazione.

Edi Global Forum è una manifestazione dal carattere innovativo, sperimentale ed internazionale che vede l’adesione di istituzioni da tutto il mondo e comprende musei nazionali come il Castello di Rivoli, il MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, musei internazionali come la National Gallery di Singapore, la Tate St. Ives, e la Queensland Art Gallery & Gallery of Modern Art, musei privati come Palazzo Grassi, il Kiran Nadar Museum of Art, e il Museum MACAN, oltre a festival come il Dhaka Art Summit e Kunstenfestivaldesarts, e iniziative come Asia Art Archive, RAW Material Company, e Council.

Giovedì 13 ottobre 2022 EDI Global Forum si apre al Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il Direttore Sylvain Bellenger, Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania e la keynote lecture condotta da Mark Miller – Direttore, Tate Learning, Tate Museum – e focalizzata sul ruolo fondamentale del linguaggio nei processi di trasformazione in corso all’interno dei musei d’arte.

Dalle ore 9.00 alle ore 18.00 nelle splendide cornici del Salone delle Feste, la sala Sol Lewitt, la Sala Burri ed al Cellaio del Real Bosco tra le opere in esposizione temporanea della più ampia personale dedicata all’artista Salvatore Emblema, si svolgeranno 10 attività tra keynote lectures, workshop e sessioni di co-progettazione.

È possibile accedere alla vasta gamma di esperienze educative condivise sulla piattaforma digitale EDI global forum www.ediglobalforum.org, così come condividere esperienze, partecipare a momenti di discussione di persona e in remoto.

Partner tecnologico di EDI è il Gruppo Industriale Tecno la cui mission, da Sustaintech che coniuga digitale e sostenibilità, si è concretizzata nella realizzazione e fornitura delle piattaforme tecnologiche per l’evento. Il Gruppo Tecno ha inoltre reso EDI un evento carbon-neutral, determinando le emissioni di C02 generate nel corso dell’evento e neutralizzandole con progetti di mitigazione che ogni singolo partecipante potrà scegliere, certificati secondo gli standard internazionali.

LA STORIA Dl EDI EDI Global Forum for Education and Integration è un hub internazionale di istituzioni artistiche e professionisti che si occupano di sviluppare nuove metodologie nell’ambito dell’innovazione didattica museale dell’arte, attraverso la ricerca, la condivisione di esperienze e l’organizzazione di incontri e workshops. EDI è stato lanciato nel luglio 2021 come piattaforma online e da allora ha coinvolto più di 150 realtà provenienti da tutti e cinque i continenti. Oggi sono già moltissime le esperienze condivise sulla piattaforma di EDI Global Forum da un’importante selezione di musei, università, accademie, istituzioni, associazioni, artisti e curatori di tutto il mondo. Sviluppato attraverso un partenariato pubblico-privato con la Regione Campania, EDI è un programma ideato dalla Fondazione Morra Greco per l’Arte Contemporanea e finanziato nell’ambito del POC 2014/2020 gestito dalla Direzione Generale della Cultura e del Turismo. L’obiettivo di EDI è quello di ripensare il tema dell’educazione, diffondere l’innovazione, creare comunità, agevolare il dialogo tra educatori, mediatori, curatori, artisti, accademici e tutte le figure professionale dell’ampio ecosistema museale e una vasta gamma di pubblici.

LA FONDAZIONE MORRA GRECO La Fondazione Morra Greco promuove, sostiene e sviluppa la cultura contemporanea, valorizzando la visione di artisti internazionali e locali, emergenti o già affermati. Nata a Napoli nel 2003 per volontà del collezionista Maurizio Morra Greco, si sviluppa a partire dalla Collezione Morra Greco, un nucleo iniziato negli anni ’90, che oggi conta oltre mille opere di circa duecento artisti contemporanei. Nel 2006 inaugura la propria attività espositiva con una mostra dell’artista Gregor Schneider e diviene da subito luogo di produzione e di esposizione di progetti artistici inediti, ingaggiando un dialogo costante con il territorio campano. Attraverso un programma di residenze, gli artisti sono invitati a pensare e produrre progetti che rappresentino il risultato della loro esperienza a Napoli e della loro relazione con gli spazi di Palazzo Caracciolo di Avellino, edificio di fondazione cinquecentesca nel cuore di Napoli e sede della Fondazione.

Sin dalla propria apertura, Fondazione Morra Greco ospita un intenso programma di residenze, mostre e performance, invitando curatori esterni a lavorare nei suoi spazi e contestualmente realizzando eventi e progetti espositivi in dialogo con altre istituzioni, nazionali e internazionali. Tra le mostre realizzate negli ultimi anni figurano Judith Hopf, From Down, From Up & in Beetween, (2013); Mark Dion The Pursuit of Sir William Hamilton, (2013-2014); Lauren Prouvost, Polpomotorino, (2014); Franco Vaccari, Rumori Telepatici, Jason Dodge, As Soon as the Invented Language Enters Us Something Else Will Vibrate in Our Skin, (20192020); John Stezaker (2021-2022); Hamish Fulton, Linking the invisible footsteps of 3 seven day walks on Southern Italy, October 2019 (2022); Daniele Milvio, Danno Erariale (2022). Nel 2021, la Fondazione lancia il progetto EDI Global Forum for Education and Integration dedicato alla ricerca interculturale sull’innovazione didattica dell’arte che nell’ottobre 2022 vede la sua prima edizione in presenza a Napoli. Dal 2008 Fondazione Morra Greco è il primo e unico esempio in Italia di fondazione a diritto misto, pubblico e privato, con l’adesione della Regione Campania al proprio Consiglio di Amministrazione.

INTERVENTI ISTITUZIONALI SYLVAIN BELLENGER DIRETTORE MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE ROSANNA ROMANO DIRETTORE GENERALE PER LE POLITICHE CULTURALI E IL TURISMO DELLA REGIONE CAMPANIA

KEYNOTE SPEAKERS MARK MILLER DIRECTOR, TATE LEARNING, TATE MUSEUM TONE, CODES AND TERMS (TONI, CODICI E TERMINI)

Nel contesto mutevole del museo d’arte, con diversi anni di cambiamenti di priorità, le istituzioni stanno iniziando a esplorare modi di lavorare in risposta a, o in sinergia con, movimenti politici, sociali e artistici. La revisione e la riorganizzazione dell’uso del linguaggio hanno accompagnato questo processo in corso. È diventato urgente che i codici, il tono e la forma delle nostre parole rappresentino le esperienze sociali, culturali e artistiche del presente, contribuendo alle nostre intenzioni artistiche e culturali di essere spazi pubblici accessibili, utili e adattabili. Questo intervento affronta il ruolo dei termini che usiamo e la loro presenza nello spazio tra arte, apprendimento creativo, politica culturale e rappresentazione. Riflette, si interroga e analizza l’uso specifico e codificato più informale di queste parole e termini. L’evoluzione di questi termini è diventata importante nel definire le nostre intenzioni su chi e cosa valorizzare mentre lavoriamo per riformulare gli incontri di apprendimento dinamico e relazionale basati sull’arte all’interno del museo d’arte.

I partecipanti sono invitati a iscriversi a uno dei workshop della fascia oraria indicata. La registrazione avverrà online prima dell’inizio del Forum. I workshop avranno un tetto massimo di 30 partecipanti ciascuno.

ISTITUZIONI: MCA AUSTRALIA, CENTRO PECCI

MODERATORE: MARIA ROSARIA NAPOLITANO FULL PROFESSOR, DEPARTMENT OF BUSINESS AND QUANTITATIVE STUDIES, ECONOMIC AND STATISTICAL SCIENCES, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE

Istituzione: MCA, AUTRALIA Titolo del Workshop: ARTFLOW: A GUIDO EXPERIENCE (ARTFLOW: UN’ESPERIENZA GUIDATA) Condotto da: GILL NICOL DIRECTOR OF AUDIENCE ENGAGEMENT

Convivere con le emozioni ed elaborarle, soprattutto quelle difficili, è un aspetto fondamentale per mantenere il nostro benessere. Quando impariamo a interpretare, elaborare e rispondere abilmente alle nostre e altrui emozioni (intelligenza emotiva), possiamo navigare nel nostro mondo con più facilità. Spostiamo noi stessi e il nostro mondo dalla mera sopravvivenza alla prosperità. L’arte contemporanea funge da canale unico per il pubblico (18+) per contemplare le proprie risposte emotive. Art Flow crea uno spazio in cui le persone possono fermarsi, riflettere e connettersi a un’opera d’arte – e forse a sé stesse in un modo nuovo. E un invito a riunirsi dopo anni di lontananza. Queste esperienze guidate offrono un’opportunità strutturata e di supporto per introdurre e praticare l’approfondimento della consapevolezza e della comprensione del nostro sé emotivo. Il programma è stato sviluppato negli ultimi due anni dagli Artist Educators dell’MCA (artisti che credono nel potere della pedagogia), dal team dei programmi pubblici dell’MCA e da The Mind Room, una comunità di psicologia della salute, del benessere e della performance con sede a Melbourne, in Australia. Attingendo al programma Art Flow, questo workshop invita i partecipanti a contemplare un’opera d’arte e a condividere la propria risposta emotiva in un ambiente calmo e solidale.

Istituzione: CENTRO PECCI Titolo del Workshop: CREATIVITY AND WELLBEING (CREATIVITÀ E BENESSERE) Condotto da: IRENE INNOCENTE EDUCATIONAL DEPARTMENT COORDINATOR

II workshop inizia con una breve presentazione dell’approccio del Centro Pecci a partire da due esempi di nuovi programmi educativi che fanno parte della ricerca e dell’aggiornamento del Dipartimento Educazione del Centro Pecci alle esigenze della società di oggi, tra cui un nuovissimo programma di lingua italiana attraverso l’arte e un programma per le famiglie con bambini appena nati. Il workshop coinvolge i partecipanti in uno dei programmi di punta che viene portato avanti dal Centro Pecci in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della USL dal 1993. I partecipanti iniziano con alcuni esercizi espressivi per poi sperimentare un format creato per la mostra del coreografo Jérôme Bel Intitolata “76’38” + 00″ e tenutasi nel 2017, che ha indagato il tempo della danza e la permanenza di un corpo di fronte a un’opera d’arte e che vive lo spazio museale. Ai partecipanti viene chiesto di fornire la loro canzone preferita come materiale per il workshop con diversi giorni di anticipo, un incoraggiamento a lasciarsi trasportare dalla musica e dal movimento per interagire in modo alternativo con il museo, i suoi spazi, le sue opere d’arte e i suoi visitatori.

MODERATORE: ANNA SOFFICI AND SILVIA MASCALCHI, COORDINATORS OF THE EDUCATION DEPARTMENT OF GALLERIE DEGLI UFFIZI

Questo workshop presenta due diverse esperienze che mirano a far entrare i temi del benessere e valori come il femminismo nelle strutture istituzionali, al fine di amplificare questi valori nella società. Chi siamo veramente? E cos’è veramente possibile?

Istituzione: MODERNA MUSEET Titolo del Workshop: WHO ARE YOU REALLY? (CHI SIETE REALMENTE?) Condotto da: CAMILLA CARLBERG HEAD OF DEPARTMENT LEARNING

Nell’ambito della mostra “Who are you Really”, l’artista Jeppe Hein ha costellato l’interno e l’esterno dell’edificio e delle esposizioni della collezione del Moderna Museet con sette workshop che trasformano il pubblico in co-creatori, aiutandoli a impegnarsi meglio con il proprio benessere emotivo attraverso l’arte e a pensare alla collezione in modi nuovi. Questo workshop porterà alcuni interventi dell’artista per esaminare più da vicino gli strumenti e le attività di mediazione che promuovono la scoperta di sé e il benessere di tutte le generazioni attraverso la lente dei Chakra verdi ” I love”.

Istituzione: STEDELIJK MUSEUM Titolo del Workshop: IMAGINING A FEMINIST MUSEIJM (IMMAGINARE UN MUSEO FEMMINISTA) Condotto da: EMMA HARJADI HERMAN MANAGER OF EDUCATION & INCLUSION

Come potrebbe essere un museo femminista? Quali azioni, misure e cambiamenti potrebbero aiutarci ad avvicinarci a questo ideale? Questo workshop coinvolge i partecipanti nella co-creazione di risposte a queste domande. Immaginare futuri più giusti e gioiosi è il primo passo fondamentale per realizzarli. II workshop condivide l’esperienza dell’applicazione di uno sguardo femminista alle politiche e alle pratiche dello Stedelijk Museum, includendo una conversazione franca sulle difficoltà incontrate lungo il percorso. II gruppo crea un inventario condiviso di passi pratici che ogni Istituzione può prendere in considerazione. I gruppi di lavoro discutono di azioni specifiche condotte dai partecipanti già impegnati in questo compito, ascoltano da altri i pensieri e i suggerimenti che potrebbero essere posti intorno a queste domande e concludono la sessione con un impegno da parte di ciascuno a compiere un passo tangibile. Come ha detto Bell Hooks, “la funzione dell’arte è quella di fare di più che dire le cose come stanno: è quella di immaginare ciò che è possibile”.

ISTITUZIONE: WIELS, MUSEUM OF MODERN ART OF WARSAW MODERATORE: MOLLY BRETTON HEAD OF FAMILIES, ACCESS AND SCHOOLS, ROYAL ACADEMY OF ART

Utilizzando tecniche di costruzione e decostruzione dei ruoli professionali e della capacità di pensare in modo vulnerabile, questo workshop utilizza le metafore delle maschere e dell’architettura per riflettere sulle tensioni che possono bloccare e/o interrompere il potenziale di connessione empatica all’interno delle Istituzioni artistiche. Il workshop cerca di introdurre tecniche che possano abbattere le gerarchie, sia interne che esterne al museo, avvicinando le Istituzioni ai loro pubblici.

Istituzione: WIELS Titolo del Workshop: THE ATOMIUM AS A PRISM FOR EMPATHIC MEDIATION (L’ATOMIUM COME PRISMA Dl MEDIAZIONE EMPATICA) Condotto da: LAURE GOEMANS HEAD OF EDUCATION

Wiels è un centro d’arte di Bruxelles, il cui simbolo è l’atomium, che ha sede in un quartiere popolare e gestisce diversi programmi cocreativi all’interno, ma si impegna anche con la comunità locale e gli spazi pubblici che lo circondano. L’Atomium può essere un simbolo della tensegrità, che permette alla tensione di sostenere una struttura senza la gerarchia di un pavimento o di un tetto. I programmi di mediazione Wiels sono costruiti intorno allo stesso principio strutturale dell’Atomium, dove ogni elemento visitatori, bambini, curatori, team di mediazione ugualmente importante per l’equilibrio dell’insieme in una prospettiva partecipativa. Questo workshop coinvolgerà i partecipanti nel ruolo di costruire strutture istituzionali che si basano sulle differenze di forza nelle decisioni prese in modo collaborativo all’interno dell’Istituzione, su come lavorare intorno ad esse, praticamente, ma anche attraverso il prisma della sensibilità e dell’empatia. I partecipanti costruiranno i propri modelli fisici in cui la differenza e la tensione permettono di staccarsi da un modello di lavoro top-down.

Istituzione: MUSEUM OF MODERN ART OF WARSAW Titolo del Workshop: MASK (MASCHERA) Condotto da: MARTA PRZYBYL EDUCATION CURATION

Cosa nascondiamo nel nostro lavoro e cosa non riveliamo per essere professionali? Quali sentimenti e comportamenti mettiamo da parte e cosa succede di conseguenza? Questo workshop aiuta i partecipanti a condividere i modi in cui tutti noi combattiamo la paura del palcoscenico e Io stress nel nostro lavoro e nella vita quotidiana. Primary Forms è un nuovo programma del Museo d’Arte Moderna di Varsavia pensato per i bambini dalla quarta all’ottava classe della scuola elementare, realizzato in collaborazione con la Fondazione Educativa Roman Czernecki. Seguendo le istruzioni dell’artista, Mikolaj Moskal e le sue opere del programma Primary Forms, il workshop porterà alla ribalta le emozioni nascoste, le vulnerabilità e le riserve che un ambiente di lavoro capitalistico (sia musei che Istituzioni!) ci chiede di tenere lontane dal nostro lavoro quotidiano, nonostante l’apparente spinta dell’arte contemporanea a esprimere noi stessi.

ISTITUZIONI: GETTY MUSEUM, MAMbo MODERATORE: ALBERTA ROMANO CURATOR AT KUNSTHALLE LISSABON

Questo workshop impegna i partecipanti a costruire metodologie e “un manifesto” non solo per contribuire ad allargare la fruizione a tutti i pubblici, ma anche per trasformare i partecipanti in futuri professionisti del settore museale trasformando così le istituzioni dall’interno.

Istituzione: MAMbo Titolo del Workshop: SPAZIO MANIFESTO (MANIFESTO SPACE)

Condotto da: DANIELA DALLA HEAD OF EDUCATION

ln linea con il progetto MIA del museo – Musei Inclusivi e Aperti, il MAMbo propone un workshop incentrato sulla riappropriazione dello spazio geografico, territoriale, sociale e relazionale. Partendo dal contatto con il patrimonio storicoartistico, il progetto MIA ha lavorato per coinvolgere nuovi pubblici, invitandoli a interagire attivamente con lo spazio del museo e con i luoghi della cultura nel contesto locale. Il workshop Spazio Manifesto vuole ispirare una riflessione sul concetto di spazio e sulla possibilità di riappropriarsi di aree pubbliche, urbane, collettive o museali. Le opere della collezione permanente del museo e alcune esperienze di arte contemporanea sono il punto di partenza per attività che favoriscono la relazione tra le persone e gli altri, permettono l’esplorazione del proprio spazio urbano e la sperimentazione di diverse tecniche artistiche. Durante il workshop, i partecipanti sono invitati a pensare allo spazio museale come luogo di apprendimento, di scoperta, di vita quotidiana e di relazione, e da qui sono invitati a creare un manifesto in cui esprimono come vorrebbero che fosse il loro museo del presente e del futuro. Perché il manifesto? Perché nella street art il manifesto è una forma di espressione libera che agisce in strada, entrando nella visione quotidiana delle persone, come il museo ha cercato di fare negli ultimi anni.

Istituzione: GETTY MUSEUM Titolo del Workshop: TEEN PROGRAMS AT THE GETTY (PROGRAMMI PER ADOLESCENTI AL GETTY) Condotto da: ELIZABETH ESCAMILLA ASSISTANT DIRECTOR FOR EDUCATION AND PUBLIC PROGRAMS

II Getty Museum è impegnato a esplorare le opportunità per ampliare la diversità nel campo della storia dell’arte e delle carriere professionali nei musei. Una strategia che il museo ha adottato è Io sviluppo di programmi che coinvolgano giovani provenienti da ambiti diversi di tutta Los Angeles, in modo che siano consapevoli fin dall’inizio della loro esperienza universitaria delle possibilità di carriera professionale nel campo dell’arte, contribuendo a creare una maggiore diversità nel settore. Questo workshop presentA i successi e le sfide di sei diversi programmi per il pubblico giovanile, discutendo ciò che il museo ha imparato attraverso la ricerca e la valutazione di questi programmi. I partecipanti avranno l’opportunità di discutere idee per le loro Istituzioni come parte del workshop.

ISTITUZIONE: PINACOTECA sÃo PAULO, MANN

MODERATORE: ANNE TAYLOR BRITTINGHAM DEPUTY DIRECTOR FOR EDUCATION AND RESPONSIVE LEARNING SPACES, PHILLIPS COLLECTION

Questa sessione riunisce le prospettive di Napoli e San Paolo per affrontare il tema di come coinvolgere le comunità che i musei non sempre sono pronti ad accogliere.

Istituzione: PINACOTECA DE sÃo PAULO Titolo del Workshop: HOW TO ENGAGE NON-VISITING AUDIENCES IN THE EDUCATIONAL ACTIVITIES OF OUR MUSEIJMS? (COME COINVOLGERE IL PUBBLICO NON VISITANTE NELLE ATTIVITÀ EDUCATIVE DEI NOSTRI MUSEI?) Condotto da: GABRIELA AIDAR COORDINATOR OF THE INCLUSIVE EDUCATIONAL PROGRAMS

La Pinacoteca di San Paolo ospita un’ampia collezione d’arte nazionale esistente dal 1905 e un museo d’arte visiva dedicato all’esposizione della produzione brasiliana e internazionale che spazia dal XIX secolo ai giorni nostri. Il suo programma è volto alla ricerca di nuovi modi di imparare con e sull’arte, promuovendo l’accessibilità, favorendo la consapevolezza della storia e della memoria e migliorando l’esperienza del pubblico nel museo. La diversità e la promozione dell’educazione sono al centro della missione museale della Pinacoteca. L’Istituzione pensa attivamente a come ampliare le proprie attività per includere I gruppi svantaggiati, come le persone in situazioni di vulnerabilità sociale, le persone con disabilità, le persone in stato di disagio psicologico e gli anziani oltre i 60 anni. Il workshop affrona alcune possibilità di coinvolgimento del pubblico non visitante, basandosi sull’esperienza di educazione inclusiva sviluppata dalla Pinacoteca di San Paolo in Brasile.

Istituzione: MANN Titolo del Workshop: SCOPRI NAPOLI DAL MUSEO/LET’S DISCOVER NAPLES, STARTING FROM THE MUSEUM WORKSHOP AIMED AT DESIGNING HERITAGE EDUCATION PROJECTS FOR DISADVANTAGED YOUTH, AT RISK OF SOCIAL EXCLUSION Condotto da: ELISA NAPOLITANO AND ANGELA VOCCIANTE EDUCATION DEPARTMENT

Il workshop coinvolge i partecipanti nell’esperienza del progetto socio-educativo “Scopri Napoli dal Museo”, realizzato dal Dipartimento Educazione del MANN e finanziato dal Fondo per le Politiche Sociali del Comune di Napoli. L’idea di “Scoprire Napoli dal Museo” si basa sull’intenzione condivisa dal Museo e dal Comune di Napoli di sviluppare un programma per i giovani che vivono in aree svantaggiate, per fare dell’arte e della cultura una reale opportunità di divertimento, socializzazione ed educazione. Il progetto è stato rivolto a 700 bambini e ragazzi che frequentano i “Territori Educativi” e i “Centri Diurni Polifunzionali” delle circoscrizioni del Comune di Napoli. Questi luoghi sono centri educativi di quartiere per giovani svantaggiati, ma anche per bambini inseriti in asili temporanei dai Servizi sociali. Ai partecipanti sarà chiesto di provare a pensare a un nuovo progetto da sviluppare nella propria Istituzione: partendo da un’analisi dei bisogni della comunità, saranno invitati a creare una rete di Istituzioni e organizzazioni, individuando anche tutti gli strumenti necessari per ideare un progetto inclusivo per gruppi di popolazione a rischio di esclusione sociale.

ISTITUZIONI: KIASMA, MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE

MODERATORE: PIER PAOLO FORTE FULL PROFESSOR OF ADMINISTRATIVE LAW AND DIRECTOR OF THE UNIVERSITY LIBRARY SYSTEM OF UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL SANNIO

Questo workshop conduce i partecipanti in un tour dietro le quinte di come le grandi istituzioni pubbliche creano e costruiscono le loro politiche di sostenibilità che si estendono al di fuori dell’indirizzo e degli orari di funzionamento di queste Istituzioni.

Istituzione: MUSEO E REAL BOSCO Dl CAPODIMONTE Titolo del Workshop: CAPODIMONTE GOES GREEN, SUSTAINABLE AND ACCESSIBLE (CAPODIMONTE DIVENTA GREEN, SOSTENIBILE E ACCESSIBILE) Condotto da: LILIANA UCCELLO COMMUNICATION OFFICER

II Museo e Real Bosco di Capodimonte si trova in una delle aree più verdi della città di Napoli, la collina di Capodimonte, e uno dei suoi temi principali è la sostenibilità ambientale. Il museo sta già lavorando per migliorare l’efficienza energetica, attraverso un complesso programma di lavori che renderanno in tempi brevi il museo energeticamente autosostenibile. Il workshop si concentra sul tema della green economy, della sostenibilità e dell’accessibilità, e cerca di coinvolgere i partecipanti in una progettazione partecipata del prossimo allestimento degli spazi espositivi del Cellaio, uno degli antichi edifici del Real sito di Capodimonte utilizzato come magazzino per i prodotti agricoli, situato di fronte alla Fabbrica di Porcellana e attualmente sede espositiva della mostra di Salvatore Emblema. I partecipanti esploreranno temi attraverso un brainstorming su come utilizzare al meglio gli ambienti del Cellaio per attività didattiche innovative. Una ricerca “sul campo” fondata sul connubio arte/ambiente, prendendo a pretesto proprio le opere di indagine sul Paesaggio e sull’Architettura di Salvatore Emblema. La finalità generale del Workshop è quella di rendere il Pubblico una parte attiva del progetto/processo museale; non solo per i programmi espositivi o didattici, ma coinvolto fin dalla strutturazione operativa degli schemi architettonici. Durante il workshop i partecipanti visiteranno il Real Bosco (il parco) e il Cellaio.

Istituzione: MUSEUM OF CONTEMPORARY ART KIASMA Titolo del Workshop: HOW TO GREENIFY YOUR MUSEUM? (COME RENDERE “GREEN” IL TUO MUSEO?) Condotto da: MINNA RAITMAA HEAD OF PUBLIC PROGRAMMES

Il workshop si propone di discutere come promuovere la sostenibilità nelle diverse attività di un museo/istituzione culturale. Qual è il ruolo della direzione, dei curatori, dei conservatori, degli educatori, dei tecnici, della gestione delle strutture, dei visitatori, delle risorse umane, ecc. quando si parla di sostenibilità? II workshop introduce i partecipanti alle metodologie sviluppate da Klasma e procede a raggruppare le idee in base a diverse proposte, aprendo un processo di votazione muovendosi nello spazio espositivo.

ISTITUZIONI: QAGOMA, MORI ART MUSEIJM MODERATORE: ANTONELLA POCE FULL PROFESSOR IN EXPERIMENTAL PEDAGOGY, DEPARTMENT OF EDUCATION AND HUMANITIES, UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA, HEAD OF INTELLECT CENTRE

Questa sessione riunisce due istituzioni della regione Asia-Pacifico attraverso i loro approcci allo sviluppo di nuovi pubblici, che spesso coinvolgono approcci istituzionali innovativi su come lavorare direttamente con gli artisti in una capacità educativa.

Istituzione: QAGOMA Titolo del Workshop: CHILDREN’S ART CENTRE, RETHINKING COMMUNITY STARTING WITH CHILDREN (RIPENSARE LA COMUNITÀ PARTENDO DAI BAMBINI) Condotto da: TAMSIN CULL HEAD OF PUBLIC ENGAGEMENT

Qagoma ha trascorso oltre un decennio collaborando con gli artisti e coinvolgendo i bambini nello sviluppo e nel perfezionamento di esperienze partecipative, che sono state realizzate per un ampio coinvolgimento della comunità. Incentrati sulla pratica dell’artista e sul ruolo del fare e del creare, i suoi programmi si svolgono in mostre dedicate presso il Children’s Art Centre o nelle gallerie. Indipendentemente dal luogo di accoglienza, la presentazione e il workshop definiscono i principi guida dell’approccio di QAGOMA, basandosi sulla ricerca pedagogica, sui cicli di feedback bambino-utente e sull’impegno nei confronti dell’agency dei bambini, che non equivale ad alcun compromesso nella pratica dell’artista. Il nostro obiettivo è che ogni sito diventi uno spazio di apprendimento sociale per i processi di produzione di conoscenza, e progetti che presentiamo affermano che le idee degli artisti contemporanei sono un mezzo autentico e attraente attraverso il quale il pubblico giovane può conoscere l’arte e la sua importanza nella vita di milioni di persone delle comunità di tutto il mondo, dalla concezione al risultato. La componente laboratoriale illustra il modello di Qagoma per lo sviluppo di risultati per il pubblico più giovane, analizzando i progetti precedenti con Yayoi Kusama, Alfredo e Isabel Aquilizan e Choi Jeong Hwa. Questi progetti, concepiti per diverse fasce d’età, ci aiutano a individuare le esigenze dei segmenti di pubblico, ad allineare la struttura istituzionale e le risorse con l’artista e a negoziare risultati collaborativi basati sulle condizioni uniche dei partecipanti. Il workshop mira a rivelare modi efficaci per offrire vantaggi reciproci all’artista, alla sua pratica e al pubblico, allineandosi alle aspirazioni delle migliori pratiche per i musei d’arte in materia di sostenibilità, diversità e inclusione, arte e benessere, accessibilità e strutture istituzionali.

Istituzione: MORI ART MUSEUM Titolo del Workshop: ICEBREAKING ROMPERE IL GHIACCIO Condotto da: EISE SHIRAKI ASSOCIATE CURATOR OF LEARNING

Situato in una torre commerciale molto visitata e visibile in tutta Tokyo, i programmi del Mori Art Museum ruotano attorno a un concetto di apprendimento ampliato, destinato a coinvolgere un pubblico ampio, dai concierge degli hotel ai bambini delle scuole. Questo workshop ci porta a scoprire come l’istituzione programma i momenti di ‘rottura del ghiaccio” prima di coinvolgere i visitatori in una visita al museo o durante la spiegazione delle attività educative del museo. Propone un nuovo modo di osservare e intuire una possibile immagine dl un’opera d’arte, senza avere informazioni, dimensioni o altri dettagli sensoriali come l’odore. Attraverso una serie di momenti è possibile osservare l’immagine e contemporaneamente trascrivere alcune parole prima che il mediatore presenti brevemente ciò che l’immagine mostra a tutti i partecipanti.

ISTITUZIONI: S.M.A.K., MUSEIJMSDIENST KÖLN MODERATORE: SELMA TOPRAK-DENIS HEAD OF EDUCATION AND DEPUTY DIRECTOR FOR VISITORS AND EDUCATION AT THE CENTRE POMPIDOU

Questo workshop coinvolge i partecipanti in approcci per portare le esperienze Istituzionali e le collezioni fuori dal museo e in luoghi dove possono avere un impatto necessario, come ospedali e spazi pubblici, creando un senso di “casa” per le persone che possono sentirsi sfollate.

Istituzione: S.M.A.K. Titolo del Workshop: ART FOR CARE (ARTE PER LA CURA) Condotto da: ALINE VAN NEREAUX MEDIATION AND PARTICIPATION OFFICER

‘Art for Care’ porta l’arte alle persone che non possono venire al museo. Grazie al sostegno e all’esperienza di BD (Becton Dickinson, un’azienda di tecnologia medica), gli educatori di S.M.A.K. hanno potuto mettere a punto questo programma pensato appositamente per gli ospedali. L’arte può portare le persone in un altro mondo, costituire la base per una buona conversazione e offrire una gradita distrazione dalla lotta quotidiana con una malattia o dal dolore di un processo di recupero. Una guida di S.M.A.K. si reca in ospedale con una valigia piena di opere d’arte accuratamente selezionate. La selezione consiste in disegni, dipinti, ma anche opere video e sculture. Include opere di artisti famosi come Richard Jackson, Guillaume Bijl, Peter Rogiers e Navid Nuur, ma anche di nomi giovani o meno noti. Durante il workshop, la valigia che normalmente contiene piccole opere d’arte sarà mostrata e utilizzata per raccogliere storie, testimonianze, poesie, domande filosofiche e immagini da parte di tutti i partecipanti, in modo da avere nuovo materiale immaginativo e artistico da donare a eventuali futuri abitanti del prossimo viaggio a S.M.A.K.

Istituzione: MUSEUMSDIENST KÖLN Titolo del Workshop: SHARING STORIES – MUSEENKOELN IN DER BOX (COLOGNE MUSEIJMS IN A BOX) CONDIVIDERE STORIE – I MUSEI Dl COLONIA IN UNA SCATOLA Condotto da: JULIA MÜLLER HEAD OF ART AND EDUCATION Il

Museumsdienst Köln (Servizio Musei), nato nel 1966, è un’istituzione museale Incaricata di fornire servizi educativi in tutti i musei comunali della città di Colonia e nella Zona Archeologica. La sua lunga attività in questo campo ha una ricca tradizione che lo rende una delle maggiori istituzioni educative del panorama museale tedesco. Museenkoeln in der BOX (Musei di Colonia in scatola) è un progetto di divulgazione che presenta i contenuti dei musei attraverso oggetti di uso quotidiano e offre ai visitatori l’opportunità di collegare i ricordi personali con le esperienze legate ai musei. I partecipanti sono invitati a portare un oggetto personale che associano al termine “casa dolce casa”. L’oggetto deve rappresentare una storia o un ricordo specifico per il partecipante. Questo workshop invita i partecipanti a condividere storie basate su oggetti personali e a condividere idee su come collegare la collezione del loro museo o istituzione con l’esperienza e i ricordi del loro pubblico.

ISTITUZIONI: CASA MORRA, PAV MODERATORE: FRANCESCA AMIRANTE PROGETTO MUSEO PRESIDENT, DEPUTY CULTURE AND EDUCATION COORDINATOR FOR THE CITY OF NAPLES

Istituzione: CASA MORRA ARCHIVIO D’ARTE CONTEMPORANEA – FONDAZIONE MORRA Titolo del Workshop: IL GIOCO DELL’OCA – 100 ANNI Dl MOSTRE (GAME OF THE GOOSE – 100 YEAR OF EXHIBITIONS)

Condotto da: FEDERICO DECANDIA EDUCATION DEPARTMENT

Casa Morra presenta un laboratorio in cui i partecipanti possono esplorare l’arte attraverso il gioco dell’oca, simbolo del loro programma espositivo e dello spazio museale, che non è un museo ma una casa-archivio per l’arte, la ricerca e la didattica. II gioco dell’oca è un popolare gioco da tavolo basato sul lancio di dadi su un tabellone con immagini simboliche come numeri, teschi, ponti, labirinti, animali. La caratteristica spirale rappresenta un percorso iniziale che si adatta al viaggio della vita. È un gioco d’azzardo: ci possono essere potenzialità, ostacoli, cadute e colpi di fortuna, scelte e blocchi. “Il gioco dell’oca – 100 anni di mostre” è un progetto espositivo avviato nel 2016 da Giuseppe Morra, che utilizza la metafora di questo gioco per raccontare e reinterpretare la propria collezione, composta da opere di artisti che hanno rappresentato il potenziale liberatorio dell’arte, mettendo in atto gesti, espressioni e flussi di energia che cercano di indagare l’eterno conflitto tra “regola e caso” ricercando nuove forme di equilibrio, capaci di raccontare le contraddizioni della vita attraverso l’arte. L’obiettivo del workshop è quello di lavorare sul rapporto con lo spazio museale, considerato sia come casa che come luogo della memoria e delle emozioni, attraverso l’utilizzo di un tabellone ispirato al gioco dell’oca, che si concentra su una lettura ludica dell’ecosistema museale: come pensa un museo? Come vede il museo la sua città? Chi dovrebbero essere i suoi abitanti?

Istituzione: PAV – PARCO ARTE VIVENTE Titolo del Workshop: LIBERA SCUOLA DEL GIARDINO (THE FREE GARDEN SCHOOL) Condotto da: ORIETTA BROMBIN CURATOR AEF/PAV

II progetto Libera Scuola del Giardino nasce nel 2015 dalla collaborazione del PAV con Wapke Feenstra (NL), membro del collettivo artistico internazionale myvillages, insieme alle artiste Kathrin Böhm (UKJDE) e Antje Schiffers (DE, per sostenere una nuova concezione del rurale come luogo di e per la produzione culturale. Prodotti dell’orto come menta, salvia, timo, lavanda, finocchio, malva e calendula sono trasformati in prodotti presentati come multipli artistici numerati, come miele, sapone o profumi. Prendendo la forma di un test di produzione, questo laboratorio sottolinea e svela come produttori e consumatori di un prodotto artistico convergano nello stesso soggetto, partecipando alla realizzazione di un bene comune.

PASSEGGIATA CON IL DIRETTORE SYLVAIN BELLENGER ORARIO: 14.00

Fondazione Morra Greco in collaborazione con Fondazione IDIS-Città della Scienza

EDI è una comunità che cresce insieme attraverso il pensiero e la pratica collettivi. La progettazione partecipata di EDI si concentra sulla creatività e sull’innovazione e mette al centro gruppi autogestiti, in cui la leadership è condivisa e la diversità di prospettive diventa una risorsa preziosa. Prendendo spunto dall’O.S.T (Open Space Technology), EDI fa leva sull’intelligenza collettiva per sviluppare idee progettuali da implementare con il proprio network come continuazione del Forum di Napoli. I macro temi affrontati sono gli stessi a cui è dedicata l’edizione 2022: accessibilità, diversità e inclusione, benessere, sostenibilità e struttura istituzionale.

KEYNOTE SPEAKERS LUCIANO VIOLANTE PRESIDENTE FONDAZIONE LEONARDO CIVILTÀ DELLE MACCHINE PADRE ANTONIO LOFFREDO DIRETTORE CATACOMBE DI NAPOLI

EDI GLOBAL FORUM FOR EDUCATION AND INTEGRATION è un progetto creato dalla FONDAZIONE MORRA GRECO L’edizione 2022 dell’EDI GLOBAL FORUM FOR EDUCATION AND INTEGRATION è realizzata da FONDAZIONE MORRA GRECO

con il supporto di REGIONE CAMPANIA

Presidente VINCENZO DE LUCA Consigliera del presidente per la Cultura PATRIZIA BOLDONI Direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo ROSANNA ROMANO

FONDAZIONE MORRA GRECO: Presidente MAURIZIO MORRA GRECO Board members DANILA APREA PIERPAOLO FORTE FABRIZIO PASCUCCI FRANCESCO SBORDONE

Con il supporto tecnico di GRUPPO INDUSTRIALE TECNO

ln collaborazione con MUSEO MADRE MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE PALAZZO REALE DI NAPOLI GALLERIE D’ITALIA e con ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI NAPOLI CATACOMBE DI NAPOLI – COOP. “LA PARANZA” COMPLESSO DI SAN DOMENICO MAGGIORE COMPLESSO MONUMENTALE DI SANT’ANNA DEI LOMBARDI COMPLESSO MUSEALE DI SANTA MARIA DELLE ANIME DEL PURGATORIO AD ARCO FONDAZIONE IDIS-CITTÀ DELLA SCIENZA MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI – MANN UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI L’ORIENTALE – PALAZZO CORIGLIANO e ancora LA CASAFORTE S.B. GALLERIA TIZIANA DI CARO FONDAZIONE MORRA THOMAS DANE GALLERY

Media Partners ARTRIBUNE IL GIORNALE DELL’ARTE

Grazie a FERRARELLE SOCIETÀ BENEFIT E. MARINELLA

Per la Fondazione Morra Greco ALESSANDRA DRIOLI con DIANA CAMPBELL e FRANCESCA BLANDINO, ALBERTO MICHALETTE, ORNELLA PAGLIALONGA, GIULIA POLLICITA, FEDERICO RAFFA

Un ringraziamento speciale a MARZIA AZZURRA ALBANESE, ELISA PERRILLO e ancora CONCETTA EMANUELA ALBANESE, EMILIA MARIA ATTANASIO, MARTINA BISANTI, EUGENIA CALAMATI, ROBERTA CIARDULLI, ISABELLA D’APRILE, GIORGIA D’EMILIO, VALENTINA DONNARUMMA, ROBERTA ESTATICO, EUGENIA FORTE, GIUSEPPE GIULIANO, VITTORIA MAGRI, GLORIA MARTINEZ, MARIA TERESA MASTROGIACOMO, GIULIA PERRETTA, GIULIANA RUSSO, ANDREA SENATORE, ERIKA TORIO, CHIARA VALENTE

Segreteria Organizzativa IRMA LEONE con FABIANA FEDERICO e CRISTIANA MIGLIACCIO

Ufficio Stampa PCM Studio di Paola C. Manfredi

Design e Comunicazione DOPOLAVORO STUDIO / DOPOLAVORO.ORG Social media Manager BEY STUDIO

Progetto del verde MICHIELI FLORICULTURE design by ROBERTA STUDIO and PAOLO MICHIELI PROGETTO FINANZIATO A VALERE SULLE RISORSE DEL POC CAMPANIA FESR 2014/2020 PIANO STRATEGICO CULTURA E BENI CULTURALI – PROGRAMMAZIONE 2021

DOVE SIAMO Via Miano 2, Napoli, Italia

Indirizzo email: mu-cap@cultura.gov.it PEC: mu-cap@pec.cultura.gov.it